Page 5 - Comunità in cammino
P. 5

Che fine fa l’offerta fatta per far celebrare
                        una Santa Messa? Si possono sempre dire i nomi dei defunti durante la messa?
                 u un settimanale cattolico ho trovato questa   vano da vivere al sacerdote e lo stipendio statale nel
                 “lettera al direttore”: “Ho fatto recentemente  caso in cui un parroco non avesse beneficio); il so-
           S celebrare dal mio parroco una messa di suffra-     stentamento del sacerdote di una parrocchia avviene
           gio per una persona cara scomparsa dieci anni fa, ma  attraverso tre forme: una parte che spetta alla par-
           con sorpresa non ho sentito il nome del defunto, né  rocchia stessa (il Vescovo ha stabilito una quota per
           durante il canone né in altro momento della celebra-  abitante che mensilmente il sacerdote deve trattene-
           zione come invece avveniva una volta. Come mai que-  re); una parte che viene data da un ente centrale (at-
           sto cambiamento?” La lettera è stata scritta alcuni  tingendo all’otto per mille e a quelli che prima erano
           anni fa ma mi dà l’occasione di precisare alcuni aspetti  i benefici); le offerte delle Messe. Quest’ultima forma
           riguardanti le intenzioni legate alla S. Messa e l’of-  di sostentamento è regolata dal Codice di Diritto Ca-
           ferta che il fedele fa per questa intenzione.        nonico che stabilisce che un sacerdote non possa ri-
                                                                cevere più di un’intenzione per messa e che non pos-
            ’Eucaristia come preghiera di tutta la comunità
            ’Eucaristia come preghiera di tutta la comunità
           L L L L L’Eucaristia come preghiera di tutta la comunità’Eucaristia come preghiera di tutta la comunità  sa trattenere per sè più di un’intenzione al giorno.
            ’Eucaristia come preghiera di tutta la comunità
              La celebrazione dell’Eucaristia è il gesto liturgico  Quando ci sono più messe in un giorno (come ad esem-
           più “quotidiano” della comunità cristiana, ma è an-  pio la domenica) le offerte in più vengono trasferite
           che il più importante: quello che la rende popolo ra-  alla Curia che le utilizza per le necessità della Dioce-
           dunato dallo Spirito per fare memoria del Signore    si. L’offerta della messa non è fissata, ma è affidata
           crocifisso e risorto. La nostra storia ci lega a una tra-  alla libertà e alle possibilità dell’offerente (la Diocesi
           dizione in cui solo il prete sembrava importante (“in-  ha solo stabilito un minimo, di L. 10.000, sotto il qua-
           dispensabile”) per l’Eucaristia, e anche il linguaggio  le un prete potrebbe anche non accettare l’intenzio-
           si è sedimentato attorno ad espressione come: “è il  ne: nella nostra Parrocchia non si rifiuta nessuna
           prete che dice messa”.                               intenzione). Se l’offerta è alta, oltre le 25.000/30.000,
              Il Concilio Vaticano II ha invece recuperato una  quello che c’è in più, almeno nella nostra parrocchia,
           tradizione maggiormente biblica nella quale il sacer-  va nel bilancio parrocchiale. In conclusione: l’offerta
           dote presiede all’Eucaristia, ma è tutta l’assemblea  che un fedele fa, perché si preghi secondo la sua in-
           che celebra. Ogni volta che una parte della comunità  tenzione, è un modo per contribuire al sostentamen-
           si raduna per rendere grazie al Signore è tutta la co-  to del sacerdote e alle attività della Parrocchia.
           munità che viene rappresentata e presentata al Si-
                                                                Il nome dei defunti o altre intenzioni durante le
                                                                Il nome dei defunti o altre intenzioni durante le
                                                                Il nome dei defunti o altre intenzioni durante le
                                                                Il nome dei defunti o altre intenzioni durante le
           gnore. Non è pensabile allora una Messa come gesto   Il nome dei defunti o altre intenzioni durante le
                                                                 . Messe
                                                                 . Messe
                                                                 . Messe
           privato o di pochi per un’intenzione particolare. Ogni  S S S S S. Messe. Messe
           S. Messa è per tutta la Chiesa e in comunione con      Prima del Concilio, i nomi dei defunti per i quali si
           tutta la Chiesa.                                     chiedeva l’intenzione di suffragio venivano detti sot-
              D’altra parte, secondo un’antica consuetudine, al  tovoce durante il canone (che era tutto pregato sotto-
           sacerdote che presiede la liturgia il fedele può dare  voce… mentre i fedeli in Chiesa spesso recitavano il
           un’offerta perché preghi (applichi la Messa) secondo  Rosario o altre preghiere). Dopo la riforma liturgica,
           una determinata intenzione che, nella maggior par-   ognuno ha fatto come ha ritenuto più opportuno: qual-
           te dei casi, è a suffragio di uno o più defunti. Ma l’in-  cuno continuando a dire il nome durante il canone,
           tenzione del fedele potrebbe anche riguardare perso-  altri ricordandolo nelle preghiere dei fedeli o all’ini-
           ne viventi o situazioni particolari della vita: il cre-  zio della celebrazione. Da qualche tempo la nostra
           dente affida a tutta la comunità la preghiera e la sol-  Diocesi ha dato un’indicazione ufficiale “per dare una
           lecitudine per quella sua particolare intenzione.    certa omogeneità alla prassi pastorale” e anche il
            ’intenzione come forma di contribuzione dei fedeli al
            ’intenzione come forma di contribuzione dei fedeli al
            ’intenzione come forma di contribuzione dei fedeli al
           L L L L L’intenzione come forma di contribuzione dei fedeli al’intenzione come forma di contribuzione dei fedeli al  nostro Vicariato ha accolto questa indicazione: il nome
                                                                del defunto (o dei defunti) in suffragio del quale vie-
           sostentamento del clero e alle attività parrocchiali
           sostentamento del clero e alle attività parrocchiali
           sostentamento del clero e alle attività parrocchiali
           sostentamento del clero e alle attività parrocchiali  ne celebrata la Messa può essere ricordato nella Pre-
           sostentamento del clero e alle attività parrocchiali
              Quando un fedele chiede al sacerdote di celebrare  ghiera Eucaristica solo nelle Messe rituali dei defun-
           secondo la sua intenzione, manifesta la sua sollecitu-  ti (durante il funerale), in tutte le altre celebrazioni
           dine per il bene spirituale di una persona cara e con-  il nome del defunto può essere ricordato o nelle pre-
           tribuisce (con l’offerta che dà) al sostentamento del  ghiere dei fedeli o all’inizio della Messa. Inoltre nelle
           clero e alle opere della parrocchia. Il discorso sul so-  Messe domenicali e festive (anche della vigilia di fe-
           stentamento del clero è abbastanza complicato: non   sta, cioè il sabato sera), non deve essere fatta men-
           c’è spazio per trattarlo in modo conveniente, ma po-  zione particolare dei defunti (anche se l’intenzione
           tremo dedicarvi un articolo successivamente… se a    va comunque applicata dal celebrante). Queste indi-
           qualcuno interessa.                                  cazioni vengono seguite anche nella nostra Parroc-
              Sinteticamente. Da un decennio sono stati aboliti  chia.
           i benefici e le congrue (le ricchezze personali che da-                                  Don Stefano
           Parrocchia di Colzate                                                                              5
   1   2   3   4   5   6   7   8