Page 5 - Comunità in cammino
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e non uno di quei ragazzi e ragazze ha “mollato”,
                                                                nonostante l’impegno richiesto fosse notevole; anzi
                                                                hanno dimostrato una costanza e un entusiasmo
                                                                contagiosi anche verso coloro che in questi mesi si
               Uno spettacolo musicale, preparato e realizzato
              da adulti, giovani, adolescenti, ragazzi e bambini   erano limitati a “guardare”.
           dell’Oratorio. Un’esperienza coinvolgente e arricchente.  Per noi è stata una vittoria: eravamo riusciti a
                                                                trasmettere un messaggio positivo; a coinvolgere
                a sera del 30 aprile ha avuto il suo epilogo un   anche i più restii; a far “lavorare” insieme ragazzi,
                progetto partito mesi fa. Il tutto è iniziato la   adolescenti e bambini. Lo scopo era raggiunto, prima
           Lprimavera dello scorso anno quando don Ste-         ancora di vederne i risultati.
           fano ci ha messo fra le mani un copione teatrale e      Anche fra gli adulti che si sono occupati della
           un CD. La prima reazione leggendo il titolo è stata   scenografi a, dei costumi e degli aspetti organizzativi
           la stessa avuta dai ragazzi quando in autunno l’ab-  (mesi di lavoro) le amicizie si sono approfondite a
           biamo proposto loro: “Ma è un pezzo di vangelo! Le   tal punto che una vota fi nito l’impegno è subentrato
           solite cose di Chiesa! Non si può fare qualcosa di più   un senso di vuoto, perché non ci saremmo più visti
           moderno?” Abbiamo impiegato due mesi per convin-     così spesso.
           cerli, uno dopo l’altro, a partecipare: leggendo con loro   Più il tempo passava, più il progetto si allargava
           i dialoghi e discutendone e ascoltando le canzoni e,   e alla locanda si è aggiunto il cortile per coinvolgere
           a poco a poco, ci siamo resi conto che i protagonisti   anche i più piccoli, perché questa esperienza inse-
           della “locanda” eravamo noi con la nostra fretta di   gnasse che l’Oratorio è a disposizione di ragazzi e
           giudicare, la tendenza a fare i “furbi”, la mancanza   bambini di ogni età e bisogna imparare a convivere
           di tempo per capire, la fatica nel perdonare, la nostra   con esigenze diverse nel rispetto di tutti.
           voglia di libertà… e così da pochi siamo diventanti     Al cortile si sono poi aggiunti il coro (quattordici
           tanti: sedici attori, diciotto ballerine, e molti altri che   coristi) e cinque strumentisti che hanno reso lo spet-
           poco alla volto sono stati coinvolti.                tacolo ancor più vivo e coinvolgente, senza contare
              Il progetto era partito; quasi stentavamo a cre-  tutte le persone che dall’esterno ci hanno aiutato e
           derci. La timidezza e la vergogna erano alle spalle,   sostenuto in molti modi.
           ora ci univa una meta comune che ci faceva sentire      Se tutto questo è stato possibile è perché tante
           “gruppo” e interessare gli uni degli altri. Ci siamo   persone hanno scelto di dedicare il proprio tempo, in-
           anche divertiti perché le risate sono state tante    gegno e fantasia, convinti che fosse un buon esempio
                                                                per i nostri ragazzi e una valida occasione per farli
                                                                rifl ettere su quel Gesù che spesso sentono lontano
                                                                dalla loro realtà.
                                                                   Ora, quando ci si incontra per strada, al saluto si
                                                                aggiunge lo sguardo complice e le battute scherzose
                                                                di chi ha condiviso un’esperienza molto particolare
                                                                che ha creato unità.
                                                                   Poco importa il risultato fi nale (che in ogni caso,
                                                                a detta di chi ha assistito allo spettacolo, è stato stu-
                                                                pefacente), quel che conta è il cammino fatto insieme
                                                                e ciò che ci ha lasciato dentro… chissà… magari la
                                                                voglia di farne un altro. Intanto martedì 6 giugno
                                                                alle 20.45 replicheremo alla Casa di Riposo di Ver-
                                                                tova: una buona occasione per chi si fosse perso lo
                                                                spettacolo e avesse voglia di vedere i nostri ragazzi
                                                                all’opera. Ve l’assicuro, ne vale la pena.

           Parrocchia di Colzate                                                                              5
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