Page 3 - Comunità in cammino
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Due appuntamenti importanti per concretizzare le “buone intenzioni” scaturite dall’evento

                                                                  AMIGLIA ED ORA
                                                                  AMIGLIA ED ORATORIO DEVTORIO DEVONO FONO FARE ALARE AL--
                                                                  AMIGLIA ED ORATORIO DEVONO FARE AL-
                   seguito della “Missione parrocchiale” sono   “F “F “F “F “FAMIGLIA ED ORAAMIGLIA ED ORATORIO DEVTORIO DEVONO FONO FARE ALARE AL--
                                                                LEANZA PER L ’EDUCAZIONE DEI PIÙ GIOVANI”
                                                                LEANZA PER L
                                                                LEANZA PER L’EDUCAZIONE DEI PIÙ GIO’EDUCAZIONE DEI PIÙ GIOVVANI”ANI”
                   stati organizzati due incontri di approfondi  LEANZA PER L
                                                                LEANZA PER L’EDUCAZIONE DEI PIÙ GIO’EDUCAZIONE DEI PIÙ GIOVVANI”ANI”
           A mento, proposte dal Consiglio Pastorale, nel-
                                                                  Il secondo incontro è stato tenuto da Don Giorgio
           le date del 24 maggio 99 e 31 maggio 99.
                                                                (incaricato diocesano per la pastorale dell’età evolu-
           “CHE SIGNIFICA ESSERE COMUNITÀ, FAR PAR-
           “CHE SIGNIFICA ESSERE COMUNITÀ, FAR PAR PARAR--      tiva) sul tema riguardante la gestione dell’oratorio.
           “CHE SIGNIFICA ESSERE COMUNITÀ, FAR PAR PARAR--
           “CHE SIGNIFICA ESSERE COMUNITÀ, F
           “CHE SIGNIFICA ESSERE COMUNITÀ, F
                                                                  Si è cercato di mettere a fuoco cos’è l’oratorio di
           TE DI UNA COMUNITÀ”
           TE DI UNA COMUNITÀ”
           TE DI UNA COMUNITÀ”                                  oggi: “ … qualche decennio fa i ragazzi avevano da-
           TE DI UNA COMUNITÀ”
           TE DI UNA COMUNITÀ”
              Il primo è stato guidato da Padre Giovanni (pre-  vanti a sé una strada che era ben visibile e che pre-
           sente già alla Missione) e ha avuto come argomento   sentava al massimo qualche rara deviazione. Oggi
           principale i “centri di ascolto”. Si è parlato di come  invece si trovano davanti un groviglio di strade che
           strutturarli, ossia se suddividerli per fasce di età o  creano confusione.
           comunque per gruppi accomunati da simili proble-       L’oratorio deve tentare di mettere in evidenza una
           matiche, oppure iniziare con un unico gruppo e sud-  certa strada, quella dei valori, quella insegnataci da
           dividere successivamente (quest’ultima formula sem-  Gesù.
           bra quella più praticabile).                            Il mezzo per fare ciò è l’esempio, quello dei genito-
              Per far crescere questi centri però sono indispen-  ri e degli adulti, fatto in umiltà
           sabili gli animatori. Quindi il primo passo da fare è   Allo stesso tempo i ragazzi vanno responsabiliz-
           la formazione di questi animatori tramite appositi   zati, siano loro stessi ad organizzarsi, a gestirsi. Il
           incontri. Come spunto per partire si è pensato di dare  genitore  deve esserci in maniera molto discreta ma
           una traccia su un determinato argomento sulla qua-   presente”.
           le innestare un approfondimento e un confronto. Da     Questo modo di pensare deve essere calato nella
           questo si raccolgono osservazioni ed eventuali dubbi  nostra realtà e nella nuova struttura con il coinvolgi-
           o domande alle quali si tenterà di rispondere o ap-  mento di tutta la comunità parrocchiale. Il compito
           profondire con l’aiuto del parroco.                  non  sarà certo agevole.









            I catechisti, memori delle giornate passate insieme al

              nostro Don Oliviero, lo salutano con affetto e
              lo ringraziano per tutti i momenti trascorsi in sua

             compagnia, sia per quelli felici e scherzosi, che per
                 quelli più difficili ma non per questo meno
                                                                 La S. Messa di commiato, molto partecipata
                              fortificanti.
               Grazie, Don, perché anche in quei momenti la

               comunità cristiana, che noi rappresentiamo, è
               cresciuta e si è unita nella fede e nell’amicizia.

                  La porteremo sempre nel nostro cuore.


                              I catechisti
                              I catechisti
                              I catechisti
                              I catechisti
                              I catechisti
                                                                 Il momento del passaggio verso il suo nuovo
                                                                 incarico a Piario
              Parrocchia di Colzate                                                                           3
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